Gestione degli animali al seguito di rifugiati dall'Ucraina - Aggiornamento
Gentili signore, egregi signori, gentili colleghe, egregi colleghi,
vi informiamo che le deroghe previste nell’ambito dell’importazione di cani e gatti a seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina, entrate in vigore con l’inizio della guerra, saranno revocate in tutta la Svizzera a partire dal 1° agosto 2023.
Da questa data, quindi, per importare cani, gatti o furetti dall’Ucraina sarà necessario adempiere a tutti i requisiti richiesti per l’importazione da uno Stato in cui la presenza di rabbia urbana non può essere esclusa (categoria 3). Nel dettaglio, devono essere: - identificati da microchip; - accompagnati da un certificato veterinario ufficiale attestante l'avvenuta vaccinazione antirabbica; - accompagnati da un esame di titolazione degli anticorpi con relativo termine di attesa di 3 mesi;
secondo le prescrizioni descritte a questo link.
Parimenti, dal 1° agosto 2023, l’UVC non potrà più assumersi i costi derivanti dalla regolarizzazione di questi animali. I detentori dovranno quindi farsi carico dei costi delle prestazioni veterinarie, di iscrizione dei propri cani all’anagrafe canina così come del rilascio del passaporto svizzero.
Invitiamo quindi tutti i veterinari, a partire dal 1° agosto 2023 e nel caso questi requisiti non fossero soddisfatti, a segnalare il caso tempestivamente al nostro ufficio utilizzando l'usuale procedura per i casi di sospetta importazione illegale (link).
Cogliamo l'occasione per informarvi che, dall’introduzione delle deroghe nel marzo 2022, sono stati segnalati al nostro ufficio ben 281 animali entrati al seguito di rifugiati dall'Ucraina (100 gatti e 181 cani). Per 98 di essi è stato necessario ordinare una qurantena (49 cani e 49 gatti).
Fino al 30 giugno 2023 l'UVC ha assunto costi per un totale di CHF 24'800.-- con una decina di casi ancora aperti.
Cogliamo l’occasione per ringraziarvi della vostra collaborazione e della partecipazione a queste misure di sostegno ai rifugiati e a tutela della salute pubblica.
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