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Introduzione

Il 26 aprile 1986 si verificò a Cernobyl il più grave incidente mai avvenuto in una centrale nucleare. Le ricadute radioattive in Svizzera interessarono il cantone Ticino in misura maggiore rispetto al resto del paese a seguito delle precipitazioni nel sud delle Alpi nei giorni che seguirono la catastrofe.

A più di trent'anni dall'incidente, e dopo una generale diminuzione di tutti i valori di radioattività misurati nelle derrate alimentari, siamo di nuovo confrontati con un problema di sicurezza alimentare circoscritto alla selvaggina ed in particolare ai cinghiali.

Nella primavera 2013 sono stati rinvenuti cinghiali con elevati tassi di radioattività in alcune zone del Piemonte. Segnalazioni analoghe sono giunte da altre regioni ubicate lungo l’arco alpino ed in particolare dall’Austria. Controlli preliminari effettuati in Ticino nella primavera 2013 su una cinquantina di cinghiali hanno portato all’individuazione di 4 animali con valori di cesio radioattivo superiori al limite di 1’250 Bq/kg.Dal 1° maggio 2017 il valore limite è stato portato a 600 Bq/kg in seguito all'entrata in vigore dell'Ordinanza Chernobyl del 16 dicembre 2016.

Per poter disporre di un quadro preciso della situazione e per tutelare nel miglior modo possibile la salute dei consumatori, l’Ufficio del veterinario cantonale ha deciso di predisporre dei controlli a tappeto sui cinghiali abbattuti a partire dalla caccia settembrina 2013. 

Per le informazioni di carattere generale sulla radioattività rimandiamo alla rubrica "domande frequenti".